martedì 23 dicembre 2008

Finalmente un po' di coerenza

Dal Corriere.it

ROMA
- Magistrati, avanti tutta. E' questo l'invito alla procura di Napoli del leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che così commenta la pubblicazione di alcune intercettazioni che indirettamente chiamerebbero in causa lui e suo figlio Cristiano a proposito delle inchieste napoletane: «Le intercettazioni sono un strumento necessario e chi, come me, non ha nulla da temere» può liberamente dire «i magistrati vadano avanti».

APPOGGIO ALLA MAGISTRATURA - «Non c'è figlio che tenga - aggiunge il leader dell'Idv - e siccome non ho nulla da temere, non ho niente da nascondere e quindi posso dire solo "buon lavoro" ai magistrati». Non so se questo telefilm, che non ha nè capo nè coda, sia stato fatto uscire oggi ad arte. Ma cosa importa? Non mi unirò, come in molti speravano, alla politica paludata che se la prende con i magistrati e chiede la riforma delle intercettazioni. Anzi dico: benvengano le intercettazioni e la pubblicazione sui giornali quando non sono coperte dal segreto di istruttoria. L'informazione -conclude Di Pietro- faccia il suo dovere e informi tutti su tutto. I magistrati facciano il loro dovere e indaghino su tutto».


Sarà che è troppo ingenuo per riuscire a fare il doppio gioco come gli altri, sarà che è troppo stupido per rigirare le frasi dette in passato in modo da dargli significati completamente opposti nel giro di pochi giorni (cosa in cui è abilissimo un certo Silvio), sarà quello che volete, ma dopo queste affermazioni sono sempre più convinto di non aver sbagliato nelle passate elezioni.

Finalmente un politico che (andando decisamente contro-corrente) opta fermamente per la trasparenza e lotta contro la casta.

Quanti nella sua situazione avrebbero fatto queste dichiarazioni?

Certo, si potrebbe fare molto di più, ad esempio io farei attuare una bella riforma del sistema politico italiano da Beppe Grillo e da Gian Antonio Stella (autore del libro La Casta), ma l'oceano è fatto di gocce, e questo Di Pietro a me sembra proprio una piccola goccia da cui poter partire.

giovedì 18 dicembre 2008

Politica estera

Scusate, so che ultimamente sto postando sempre a sfondo politico neanche fossi un ribelle attivista, ma davvero credo che si stia toccando il fondo.
In piena crisi, con persone che nn sanno se avranno un lavoro il mese prossimo, e persone che già nn ce l'hanno, lo stato promette aiuti ma latita. Ovviamente per aiutare servono fondi, ed uno stato come l'Italia, in perenne rosso, difficilmente potrà fare qualcosa di significativo.
Leggo di tagli all'istruzione, di tagli alla sanità, di aumenti delle tasse (nn mi sto riferendo solo a questo governo ma anche a tutti i precedenti), insomma, di tutto ciò che possa servire a fare casa.
Quando l'anno scorso ci si è trovati di fronte un incasso inaspettato (il famoso tesoretto attualmente scomparso senza saperne la destinazione) si è fatto festa grande e nn si sapeva come spenderlo.
Ma alla luce di tutto ciò io nn mi spiego una cosa. Visto come siamo disastrati (deficit pubblico, bilancio costantemente in rosso etc..) perchè continuiamo a finanziare le missioni all'estero.
Che pensassimo a noi, che ci lamentiamo della scarsa sicurezza e della poca presenza delle forze dell'ordine, e poi si viene a scoprire che spesso nn possono intervenire o comunque pattugliare le nostre strade perchè nn hanno i soldi per fare benzina alle volanti, oppure siamo costretti a dover fare l'indulto (una porcata immane) perchè nn ci sono abbastanza soldi per mantenere tutti i carcerati e sempre rimanendo in tema, forse nn tutti sanno che abbiamo carceri nuove inutilizzate perchè nn ci sono i fondi per assumere il personale necessario al loro funzionamento.
E dopo tutti questi problemi, noi spendiamo 1350 Milioni di euro all'anno per le missioni estere!? Per garantire la sicurezza in paesi stranieri quando noi per primi necessitiamo di maggior sicurezza!?
Sarò egoista, sarò insensibile, sarò quello che volete, ma che alla sicurezza dell'Afghanistan o dell'Iraq ci pensino gli afghani, gli iracheni, o chi può permetterselo.
Noi abbiamo talmente tanti problemi che forse avremmo noi bisogno di aiuti stranieri, altre che missioni di pace all'estero.

venerdì 5 dicembre 2008

Indignato come pochi

Scusatemi ma non capisco una cosa, o in Italia il 60% della popolazione è ricca, o è stupida.
No perchè è palese che il governo stia facendo solo riforme pro ricchi a discapito di chi fatica ad arrivare a fine mese. Di fronte a questa gigantesca crisi, si è parlato di tagli necessari per evitare la Bancarotta del paese (e su questo posso anche essere d'accordo). In particolare sta facendo molto clamore il taglio alle scuole, anche se ormai non dovrebbe farne più di tanto in quanto è risaputo che quando al governo c'è il centro-destra, tutti i tagli riguardano l'istruzione o l'ambiente.
Ma anche su questo si può essere pro o contro, questione di ideologia. C'è chi pensa, come me, che l'istruzione sia fondamentale per la crescita civica ed economica di una nazione e chi, come Berlusconi, che la vede come un intralcio al proprio potere.
Ma se c'è una cosa che mi da fastidio, ma parecchio fastidio, è quando si discrimina il povero dal ricco, come se il povero non fosse degno di potersi avvalere degli stessi livelli di istruzione del ricco.
Mai come in questo momento mi sento di condividere due slogan cantati a squarcia gola nelle manifestazioni di piazza di questi giorni: "noi la crisi non la paghiamo" e "anche l'operaio vuole il figlio dottore" cantati entrambi dai manifestanti contro la riforma dell'istruzione.
Tutta questa mia indignazione deriva dal fatto che nei tagli indicati nella riforma dell'istruzione, ci cadevano anche le scuole private, per precisamente 130 Mln di euro.
Ma appena la chiesa si è lamentata un pochino di questo, ecco stanziati 120 Mln per rimediare all'incredibile errore.
E' uno squallore. Lo studente e il ricercatore che manifesta da mesi con occupazioni, autogestioni e sit-in, viene ignorato come fosse l'ultimo delle merde, ma appena a parlare è la chiesa, ecco pronto il rimedio.
Già mi fa abbastanza schifo che la scuola privata (cattolica e non) riceva sovvenzioni statali, in quanto mi sembra un controsenso grosso come una casa, ma il sapere che la scuola pubblica subisce i tagli mentre loro no mi ha letteralmente fatto uscire dai gangheri.
Scusate lo sfogo ma sono davvero furente, e la mia impotenza a riguardo mi fa inc***are ancora di più, per non parlare di quanto mi faccia inc***are l'opposizione fasulla che mi dovrebbe rappresentare.

giovedì 27 novembre 2008

E' questo il mondo in cui vogliamo vivere?

Dal sito www.Corriere.it

MILANO
- La pausa per andare in bagno di nuovo al centro del contendere in uno dei supermercati milanesi della catena Esselunga. È successo ieri, intorno alle 19, quando un dipendente della filiale di viale Umbria ha chiesto al vicedirettore dell'esercizio il permesso di andare in bagno durante il suo turno di lavoro. Al diniego del responsabile - a quanto si è appreso dai carabinieri - i due hanno cominciato a battibeccare. Poi il dipendente, di 38 anni, ha lanciato un oggetto di legno, forse una cassetta di quelle che si usano per la frutta, contro il vicedirettore, di 45 anni. L'uomo è stato portato al Policlinico, dove gli sono state riscontrate lesioni lievissime.

La richiesta di una pausa per andare in bagno
era già stata al centro di una forte polemica, nei mesi scorsi, tra la stessa Esselunga (era stata coinvolta la filiale di via Papiniano) e una cassiera peruviana di 44 anni, afflitta da patologie renali. Il 2 febbraio alla donna - così era stato denunciato - venne impedito di alzarsi dal posto di lavoro per andare in bagno: era stata così costretta a bagnarsi, senza poi nemmeno potersi cambiare fino alla fine del turno in cassa. Tornata in servizio dopo un periodo di malattia, la lavoratrice aveva denunciato di essere stata aggredita alle spalle e minacciata a fine turno da una persona non riconosciuta nel locale spogliatoio. La donna aveva riportato ecchimosi al volto, alla schiena e altre parti del corpo, tanto da dover indossare un collarino. La cassiera era stata anche proposta per l'Ambrogino d'Oro, ma la candidatura non è stata accettata.



Ecco a cosa porta l’assenza di sindacati all’interno di una grossa azienda, a non poter neanche andare in bagno quando ti scappa.

La cosa triste è che il mondo di oggi vede i sindacati come un organo non solo inutile, ma che addirittura danneggia l’azienda, e che va, quindi, contro i nostri stessi interessi.

Un paradosso. I sindacati, nati per proteggere e tutelare i lavoratori, vengono presi di mira proprio da coloro che difendono.

Essere sindacalista è diventato un lusso che ci si può permettere solamente negli enti pubblici o in quelli semi-privati. Nel resto delle industrie italiane, si è tornati agli inizi del ‘900, dove se il proprietario ha bisogno, ti DEVI fermare al lavoro di più (non sempre pagati), e se non lo fai non verrai mai promosso e sarai il primo ad essere licenziato in caso di crisi (fa niente se il motivo per cui non ti sei fermato è che hai i bambini che escono da scuola e che ti aspettano sul marciapiede).

Se sei una donna, la prima cosa che ti chiedono durante il colloquio di lavoro è se sei fidanzata (o peggio sposata) e se hai intenzione di avere dei figli. In caso di risposta affermativa, arrivederci e non si preoccupi che ci faremo sentire noi. Come se il voler avere una famiglia sia incompatibile con il lavorare.

Datemi del comunista, del sindacalista, ditemi quello che volete, ma io non condivido e non condividerò mai il pensiero di quelli che dicono che i sindacati siano la rovina dell’Italia; anzi, io sono convinto che i sindacati siano una manna dal cielo per noi comuni lavoratori dipendenti.

Che poi ci sia gente che se ne approfitta e che sfrutta tutte le lotte sindacali passate, per i suoi porci comodi, non lo nego e sono il primo a dargli contro. Ma se devo scegliere tra l’avere il diritto alla malattia pagata (anche se poi c’è chi se ne approfitta) e il non averlo per impedire a quei 4 deficienti che ne abusano di essere pagati per non far niente, preferisco continuare a pagarli per tutta la vita (dato che la malattia è pagata dall’INAIL ovvero dal lavoratore stesso).

giovedì 23 ottobre 2008

Legge 133/08

Se il dissenso è un reato

di EZIO MAURO


Davanti a una protesta per la riforma della scuola che si allarga in tutt'Italia e coinvolge studenti, professori, presidi e anche rettori, il Presidente del Consiglio ha reagito annunciando che spedirà la polizia nelle Università, per impedire le occupazioni. La capacità berlusconiana di criminalizzare ogni forma di opposizione alla sua leadership è dunque arrivata fin qui, a militarizzare un progetto di riforma scolastica, a trasformare la nascita di un movimento in reato, a far diventare la questione universitaria un problema di ordine pubblico, riportando quarant'anni dopo le forze dell'ordine negli atenei senza che siano successi incidenti e scontri: ma quasi prefigurandoli.

Qualcuno dovrebbe spiegare al Premier che la pubblica discussione e il dissenso sono invece elementi propri di una società democratica, non attentati al totem della potestà suprema di decidere senza alcun limite e alcun condizionamento, che trasforma la legittima autonomia del governo in comando ed arbitrio. Come se il governo del Paese fosse anche l'unico soggetto deputato a "fare" politica nell'Italia del 2008, con un contorno di sudditi. E come se gli studenti fossero clienti, e non attori, di una scuola dove l'istruzione è un servizio e non un diritto.

Se ci fosse un calcolo, le frasi di Berlusconi sembrerebbero pensate apposta per incendiare le Università, confondendo in un falò antagonista i ragazzi delle scuole (magari con il diversivo mediatico di qualche disordine) e i manifestanti del Pd, sabato. Ma più che il calcolo, conta l'istinto, e soprattutto la vera cifra del potere berlusconiano, cioè l'insofferenza per il dissenso.

Lo testimonia l'attacco ai giornali e alla Rai fatto da un Premier editore, proprietario di tre reti televisive private e col controllo politico delle tre reti pubbliche, dunque senza il senso della decenza, visto che a settembre lo spazio dedicato dai sei telegiornali maggiori al governo, al suo leader e alla maggioranza varia dal 50,17 per cento all'82,25. Forse Berlusconi vuol militarizzare anche la libera stampa residua. O forse "salvarla", come farà con le banche.

da REPUBBLICA

mercoledì 15 ottobre 2008

Sempre più paura

Continuo il post precedente aggiungendo un particolare a proposito dell'importanza dei media.
Quanti di voi sanno che a breve verrà eletto dal parlamento un giudice della corte costituzionale?
Quanti di voi sanno che cosa fa di preciso la corte costituzionale?
Quanti di voi sanno chi è il candidato a diventare giudice della corte costituzionale?
Quanti di voi sanno che lavoro fa il candidato in questione?
Quanti di voi sono a conoscenza della sua fedina penale?
Quanti di voi hanno sentito questa notiza ad un Tg qualsiasi, anche il Tg di Più Blu Lombardia?
Voi ritenete che non è importante per noi plebei, sapere chi entrerà a far parte della corte costituzionale, e deciderà se ciò che fa il governo (che sia di destra o di sinistra) sia anticostituzionale o no?
Voi credete che in questo settore non sia importante ancora più che in altri, il conflitto di interessi?
Forse sto esagerando, ma il dover scoprire queste cose da internet (e solo da lì) sapendo che l'80% dei miei compagni di università e conoscenti vari non usano internet come fonte di approvigionamento di ciò che accade nel mondo ed in Italia (e quindi ignoreranno totalmente questa faccenda), un po' mi spaventa.

domenica 21 settembre 2008

Paura

Questo governo ad essere sincero un po' mi spaventa. A parte il fatto che mi spaventerebbe qualsiasi governo (destra o sinistra che sia) che ha in mano i mass media (internet in Italia non è ancora un mass media) in quanto ti fa sapere quello che vuole lui, limitando di fatto la libera informazione.
Stavo leggendo sul Corriere.it alcuni articoli, tra i quali "Berlusconi: con la Cai o il fallimento" oppure sull'alta velocità "lo Stato deve prevalere sull'anarchia" o ancora sull'energia "Scajola demolisce l'Authority energia".
Capite che non sono molto rassicuranti.
Perchè i dipendenti Alitalia sono costretti a dover scegliere tra il Cai (cordata di imprenditori voluta fortemente da Berlusconi) o il fallimento? Sbaglio o fino a prova contraria c'è il libero mercato? Perchè con una norma ad hoc impedire l'ingresso di altre compagnie? Perchè rifiutare l'offerta di Air france a priori, nonostante col senno di poi si sia rivelata la migliore ricevuta fino ad ora (i debiti se li accollava lei e il numero di licenziamenti era molto minore, con il Cai, i debiti di Alitalia li deve pagare lo stato e ciò in soldoni per noi significa dagli 80 ai 100 € a testa)? Per avere una compagnia di bandiera? Sbaglio o Airone è italiana? E comunque a cosa serve una compagnia di bandiera? Ad assicurare quelle tratte in perdita perenne tipo Roma-Foggia che fanno molto comodo ai parlamentari (sai è scomodo per loro dover scendere a Bari e poi doversela fare in treno gratis, o in auto blu fino a Foggia) e che altrimenti sarebbero le prime ad essere eliminate?

Per quanto riguarda l'alta velocità, sono d'accordo che lo Stato deve prevalere sull'anarchia, ci mancherebbe, altrimenti sarebbe il degenero. Ma il non volere l'alta velocità sotto casa (provate voi a dormire con un treno che passa ogni mezz'ora nel vostro salotto), o il non volere l'alta velocità in quanto deturpano la belleza di alcuni luoghi, vuol dire essere anarchici? Quindi esprimere una propria opinione (condivisibile o no) contro il volere dello Stato è anarchia? E pensare che fino a ieri ero convinto che si chiamasse democrazia e libertà di pensiero. Oggi ho scoperto di essere un anarchico, ed ho scoperto che il 60% dei votanti (quelli che hanno votato destra a queste elezioni) l'anno scorso erano anarchici.

Concludo brevemente commentando le dichiarazioni di Scajola: non è ammissibile che lo Stato si imponga su un organo che deve essere libero per poter vigilare sul corretto funzionamento di un servizio e per poterci tutelare come si deve. Le Authority ci sono in praticamente ogni settore, e guai se non ci fossero. Tim e Vodafone sono state prese di mira dall'Authority competente per la porcata che hanno fatto con le tariffe, ma purtroppo il loro potere è troppo limitato per poter fare qualcosa in più di un semplice richiamo o di una multa che è infinitesimale per il budget di queste grosse aziende.

mercoledì 3 settembre 2008

Mai dire...SMS

Leggendo il Corriere Della Sera di oggi mi è caduta l'attenzione su un articolo molto interessante e se vogliamo altamente provocatorio.
S'intitola "L'italiano ai tempi degli sms" di Antonio D'Orrico, il quale descrive brevemente i progressi della lingua italiana, soffermandosi sull' "Anglitaliano", cioè la sempre maggiore propensione nell' utilizzo di vocaboli inglesi (spesso scorretti).
E sulla diffusione da parte dei giovani nell'abbreviare le parole e quindi nell'uso sempre più povero delle vocali.
A proposito di quest'ultimo punto il giornalista ha ripreso un piccolo estratto della Gialappa's Band: "Mai dire... sms", proposto all'interno della Smemo '09.
I toni utilizzati dalla Gialappa sono sereni, ironici e forse proprio questa loro ironia può spaventare. Però penso che sia positivo che tale argomento sia venuto fuori da personaggi che vengono ascoltati e imitati da molti adolescenti.
Soprattutto che sia stata inserita all'interno di una agenda scolastica molto di moda tra i giovani. Lascio poi a voi ogni giudizio in merito. Adesso finalmente vi ripropongo un estratto della Gialappa:
"... basta, non se ne può più! ci avete sfinito con i vostri messaggini (sms, mms, msn) fatti solo di consonanti: cmq per dire "comunque", tt per dire "tutto".
Anzi: ciavt prpr frntmt i cgln!!!
Che fine farà la nostra lingua? Non solo quella aulica di Dante e Manzoni, ma persino quella più prosaica e vernacolare di Totti e Di Pietro?
Dobbiamo rassegnarci a passare la vita a tentare di decifrare comunicazioni più simili a codici fiscali che a frasi di senso compiuto?!
Ebbene no: riprendiamoci la lingua, e quindi le vocali. ...".
A voi continuare la lettura, ne vale la pena.

sabato 5 luglio 2008

Politica

Stavo ripensando al cavallo di battaglia elettorale di Berlusconi e del centro-destra in generale: "Aboliremo l'ICI sulla prima casa".
Perfetto, il centro-destra vince le elezioni e (cosa alquanto strana per un partito politico italiano) mantiene la promessa, l'ICI nn graverà più sulle nostre tasche.
Ottimo, tutti contenti, era ora che qualcuno al governo facesse qualcosa per aumentare un pò il potere di acquisto delle famiglie italiane.
Poi però salta fuori che l'ICI è una tassa comunale, e che come tale, non graverà sul bilancio dello stato ma su quello del comune. Poco male, lo stato si impegnerà a risarcire almeno in parte i comuni per evitare che falliscano, ad esempio aumentando la quota che il comune percepisce annualmente dallo stato...sì, pura fantasia.
I comuni sono stati abbandonati a sè stessi, gli è stato detto che sono liberi di porre altre tasse per poter rientrare delle perdite, perfetto, così il governo sarà stato un Dio in terra che ha fatto il possibile per noi elettori, mentre invece i sindaci passeranno per dei despoti che tiranneggiano i cittadini.
Volete un esempio pratico??? Alle casse del Comune di Settimo Milanese, grazie a questa genialata, mancheranno 1.700.000€ (figuratevi al comune di Milano o a quello di Roma).
Il bilancio alla fine dovrà essere in pareggio (ci si augura) e ciò comporterà due possibilità, o l'aumento di altre imposte comunali (ad esempio la tassa sui rifiuti) o la diminuzione del budget per la gestione del territorio comunale (quindi meno soldi per la pulizia delle strade, per i lavori di manutazione di strade, edifici e parchi, per la creazione di nuove zone verdi, etc...).
Il comune aveva investito 500.000€ sul nuovo asilo nido, ed ora si trova senza fondi.
Alla luce di tutto ciò, non sono più così convinto che l'abolizione dell'ICI sia stata una bella cosa.
E voi? Cosa ne dite?

P.S. Chicca, la storia del campo nomadi è una bufula grossa come una casa, lì verrà costruito un ostello della gioventù per la fiera e l'EXPO (infatti volevano anche fare una pista ciclabile che passando per il canalone collegasse Vighignolo a Rho e a Pero).

P.P.S. Dal corriere della sera: "I magistrati italiani, da stasera (5 luglio 2008), entrano in stato di agitazione e si riservano l'adozione di altre misure per protestare contro gli interventi del Governo nel settore della giustizia. Tra queste la sospensione dei processi, le disposizioni sulle intercettazioni, il taglio delle risorse al settore giustizia e il taglio degli stipendi introdotto dall'art.69 del dl 112 (cosiddetto decreto manovra). L'Anm ha, inoltre, convocato in seduta permanente il comitato direttivo centrale".
Parlano tanto di sicurezza, e poi tolgono fondi e mezzi al settore della giustizia? Mah, sarò io stupido che non capisco!

lunedì 2 giugno 2008

Jhon Titor, un uomo dal futuro?

Per chi non avesse visto la puntata di Voyager del 19 maggio 2008, questo personaggio, comparso il 2 novembre del 2000 su internet, dichiara di provenire dal futuro, e, a sostegno di ciò, fa diverse affermazioni sul nostro futuro più o meno verificabili (perchè se ciò che ha predetto nn è avvenuto, nn è detto che sia un bugiardo, ma potrebbe darsi che con le sue dichiarazioni abbia cambiato il nostro presente).

Io nn so se crederci o no, o meglio sarei piuttosto scettico, ma nn voglio in ogni caso chiudere la mia mente a questa possibile realtà, quindi vi invito (se siete interessati) a leggere la sua storia su Wikipedia (che mi sembra abbastanza imparziale come sito riguardo a qualsiasi questione) od ovunque vogliate.

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Titor

venerdì 18 aprile 2008

SENTINELLA

Di Fredrick Brown


Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d'ogni movimento un'agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d'anni, quest'angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell'aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c'era arrivato anche il nemico. Il nemico, l'unica altra razza intelligente della galassia... crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.

Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all'erta, il fucile pronto.

Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l'avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.

E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.

Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s'erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d'un bianco nauseante e senza squame...

domenica 13 aprile 2008

Un aiuto per gli indecisi

Ultima pubblicità politica, ecco alcuni manifesti.

La Sinistra arcobaleno


L'UDEUR e ancora la Sinistra Arcobaleno


La Sinistra Critica




L'immancabile Lega Nord


E per concludere i contendenti al trono d'Italia


giovedì 20 marzo 2008

Problemi di installazione


ISTRUZIONI PER L'USO


saluti paolo conca


PROBLEMATICHE CON IL COMPUTER

"Gentili Signori,

Un anno fa ho cambiato l'applicazione FIDANZATA 7.0 per l'applicazione
MOGLIE 1.0 che ha generato subito l'applicazione BIMBO 1.0 la quale occupa
tantissimo spazio sul disco.

Ma ciò che più mi preoccupa è che l'applicazione MOGLIE 1.0 si autoinstalla
su tutte le altre mie applicazioni e, in più, si lancia automaticamente
quando apro un'altra applicazione, fermandola.

Programmi come BIRRA_CON_GLI_AMICI 10.3 e CALCIO_DOMENICA 5.0 non funzionano
più. Qualche volta compare un virus che si fa chiamare SUOCERA 1.0 che
blocca il sistema, oppure fa sì che l'applicazione MOGLIE 1.0 si comporti
in modo molto preoccupante.

Ancora più grave è che non riesco più a lanciare l'applicazione DOMENICA_NOTTE_DI_SESSO
3.0 e sembra che anche dei files come SESSO_SABATO_MATTINA.EXE abbiano
diversi virus perché non rispondono più.

Vorrei disinstallare MOGLIE 1.0 e reinstallare FIDANZATA 7.0 o magari un'altra
versione più avanzata, ma mi sembra troppo complicato e non vorrei rischiare
tanto anche perché BIMBO 1.0 mi piace molto.

Sono disperato. Aiutatemi!



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RISPOSTA SOFTWARE HOUSE


Gentile Cliente,

Il suo problema è frequente tra gli utenti. Ma il manuale d'istruzioni
avvisava (sull'ultima pagina) che passare da FIDANZATA X.0 a MOGLIE1.0
comporta dei rischi:

-
MOGLIE 1.0 non è più un'applicazione di divertimento come FIDANZATA
X.0, ma è un Sistema Operativo Completo progettato per controllare tutte
le altre applicazioni.

-
Lo stesso vale per il virus SUOCERA 1.0 che comporta problemi di
compatibilità con tutti i sistemi (è stato verificato).

-
Quindi disinstallarla significa disinstallare MOGLIE 1.0 (che tra
l'altro è nata da SUOCERA 1.0). E' sempre meglio aspettare che SUOCERA
1.0 si disinstalli da sola tra qualche anno.

-
Non è più possibile tornare alla FIDANZATA X.0, in quanto è stato
cancellato definitivamente.

-
Diversi utenti hanno provato ad installare AMANTE 1.0 ma i rischi
sono enormi: se, per caso, in quel preciso istante si autolancerà MOGLIE
1.0, il sistema andrà in tilt creando i virus REDDITO_ALIMENTARE_BIMBO e ROVINA_SICURA.

-
Se arriverà a questo punto e installerà AMANTE 2.0 non provi più
a passare a MOGLIE 2.0 perché i problemi saranno maggiori.

-
Raccomandiamo CELIBATO 2.0 e tutte le versioni FIDANZATE X.0. Se
non l'avete fatto DOVRETE ESSERE PREPARATI a lanciare in ogni momento SCUSE..EXE
combinato con FIORI.EXE

-
Le consigliamo di acquistare il pacchetto GIOIELLI con tutte le sue
versioni più costose, il pacchetto VESTITI_NUOVI ma soltanto le ultime
versioni e VACANZE_LUSSUOSE perché aiutano a far girare meglio MOGLIE 1..0.

-
Ad ogni intervento di MOGLIE 1.0 lanciare subito SI_AMORE.EXE e HAI_RAGIONE_AMORE.EXE

-
Fare attenzione ad un eventuale lancio di SEGRETARIA_BIONDA_IN_MINIGONNA
e NON_RISPONDERE_AL_TELEFONO perché sono incompatibili con MOGLIE 1..0 e
possono causare danni irreparabili.

-
L'applicazione SESSO_SABATO_MATTINA X.0 si lancia soltanto insieme
a DIAMANTI X.0 ogni volta con un'altra versione.


Grazie per aver scelto il nostro prodotto e Le auguriamo buon divertimento!!!

sabato 8 marzo 2008

UN Pò DI STORIA


8 MARZO, FESTA DELLA DONNA . UN PO’ DI STORIA…


Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.



Ancora oggi si festeggia questa data, anche se spesso non si conoscono le reali motivazioni. Quindi è bene non dimenticare.

mercoledì 5 marzo 2008

Tanti auguri

Dopo essere stato per due giorni senza internet, finalmente riesco a rientrare nel mondo virtuale,e la prima cosa che faccio da internauta è dedicare un post al compleanno del mio amore.

4 MARZO 2008

Sono trascorsi 21 anni da quando sei nata, di cui gli ultimi 4, 2 mesi e 3 giorni, li hai condivisi con me (a dire il vero ci conosciamo da prima, ma nn è la stessa cosa).
Beh, che dire se nn che mi ritengo davvero molto fortunato per essere riuscito ad entrare nella tua vita, ma soprattutto per esser riuscito a far entrare te nella mia.
Volevo concludere questo breve post con una frase di rito, ma molto sentita:
Buon compleanno amore, e 100 di questi giorni

sabato 23 febbraio 2008

Aperto il vaso di pandora o solita ipocrisia???

Giovedì l'Italia ha riconosciuto lo stato del Kosovo dopo che altre nazione, spinte dagli Stati Uniti, l'avevano già fatto.
Gli unici contrari? Russia e ovviamente Serbia.
No, un attimo, tra i contrari ci sono anch'io, anche se nn per gli stessi loro motivi.
Mi spiego meglio, se ora al Kosovo gli si riconosce l'indipendenza, poi si dovrà fare altrettanto con la Cecenia, giusto? E l'inghilterra che fino ad una decina di anni fa ha represso nel sangue l'Ulster e l'IRA??? Loro nn meritavano l'indipendenza??? E il popolo Basco perchè nn può dichiarare ed ottenere l'indipendenza??? E se un domani a dichiarare l'indipendenza fosse il Tirolo, o peggio tutto il Nord Italia??? Saremmo favorevoli anche allora???
Siamo sicuro di voler riportare il mondo ad una situazione di città stato e piccoli ducati come nel medioevo???
Se la risposta a tutte queste domande è sì, allora vi do pienamente ragione ad appoggiare il nuovo stato del Kosovo, ma in caso contrario, pensateci bene prima di farvi strumentalizzare dagli USA il cui unico interesse è poter mettere una base Nato proprio ad una passo dalla Serbia (filo-russa).
In questo modo si crea un precedente troppo pericoloso per la stabilità dell'Europa intera (oltre agli esempi sopra citati, pensate a tutti gli stati federali presenti in essa).
Ecco perchè sono contrario.
Anzi, ad essere onesto, io sarei anche favorevole, ma come lo sarei nei confronti di ogni richiesta di indipendenza (sempre se voluta dalla maggior parte della popolazione).
Si sta parlando tanto di diritto alla libertà, ma mi sembra che questo diritto venga tirato fuori solo quando serve. Sono anni che il popolo Curdo chiede un territorio tutto loro per poter fondare il loro stato (il famoso Curdistan). Per tutta risposta sono stati attaccati e perseguitati da ogni Stato in cui sono presenti (per ultima l'europeista Turchia), eppure nn mi sembra di sentire nessuno inneggiare al loro diritto alla libertà. Anzi no, ora che ci penso una nazione che ha portato alla ribalta dei riflettori le violenze subite da questo popolo c'è stato. Ricordate quando un certo Stato (vi do una aiutino, gli USA) ha detto che doveva portare la democrazia in un altro Stato (altro aiuto l'Iraq)? Dopo aver indignato l'opinione pubblica con le scoperte di fosse comuni etc... e aver ottenuto l'appoggio ed il consenso dei Mass Media (e di conseguenza della popolazione mondiale) li hanno bellamente abbandonati. Adesso sta facendo qualcosa qualcuno per la loro libertà??? No, e citando una canzone dei 99 posse "terreno troppo povero petrolio nn offriva" si capisce perfettamente anche il perchè. Purtroppo, nn ho sentito nessuno inneggiare alla libertà di un altro popolo solo per pura e semplice giustizia e temo che nn lo sentirò mai.

venerdì 8 febbraio 2008

Giulietta & Romeo


Dopo lo straordinario successo di "Notre Dame de Paris", che continua a richiamare spettatori da ogni dove, è tempo di una nuova avventura per Riccardo Cocciante. Stavolta la sua genialità creativa ha preso spunto dalla più celebre, appassionata, tragica ed insieme romantica, storia d'amore di tutti i tempi: Giulietta e Romeo. Da quando Shakespeare ha rispolverato quest'antica novella, milioni e milioni di persone ne sono rimasti coinvolti ed affascinati. Sarà forse per questo che Cocciante ha scelto proprio questa storia per metterla in musica e trasformarla in una nuova opera popolare, degna dei successi del suo precursore "Notre Dame De Paris".
Presentato, in una serata speciale, nella magica cornice del Colosseo, nel Maggio scorso, "Giulietta e Romeo" ha già battuto un record: dallo scorso Febbraio 2006 è praticamente tutta esaurita la sera dell'anteprima mondiale, il prossimo 1 Giugno 2007, che non poteva avere come scenario un altro anfiteatro, stavolta proprio nella città della leggendaria Giulietta, l'Arena di Verona. E dopo la città scaligera è la volta di altre città italiane, in cui la nuova opera popolare di Cocciante arriva dopo il debutto areniano. Tra queste anche Milano.

La storia dell'appassionato amore tra Giulietta e Romeo, sfortunato e tragico perché nato nell'ambito di una spietata quanto stolta guerra tra le due principali famiglie veronesi del tempo, i Montecchi e i Capuleti, è universalmente nota, ma la sua trasformazione in musical è un inedito assoluto che non mancherà di attirare l'attenzione e l'entusiasmo del pubblico.
La visione è altamente consigliata!!!

mercoledì 30 gennaio 2008

Santa Martina. Curiosità.


La storia di questa giovane santa comincia a ritroso, dalla sua tomba, 1400 anni dopo il suo martirio.

Nel 1534 l'attivissimo Urbano VIII, impegnato sul fronte spirituale nella controriforma cattolica e su quello materiale nella restaurazione di celebri chiese romane, avendo riscoperto le reliquie della martire, ripropose ai romani la devozione di S. Martina, fissandone la celebrazione al 30 gennaio. Ne compose egli stesso l'elogio, con l'inno: "Martinae celebri plaudite nomini, Cives Romulei, plaudite gloriae", che invita ad ammirare la santa nella vita immacolata, nella carità esemplare e nella coraggiosa testimonianza resa a Cristo col martirio.Chi era in realtà S. Martina, che riemergeva improvvisamente e prepotentemente nella devozione popolare, tanto da essere considerata come una delle patrone di Roma, dopo tanti secoli di oblio? Le notizie storiche sono poche. La più antica risale al VI secolo, quando papa Onorio le dedicò una chiesa nel Foro. Cinquecento anni dopo, compiendosi degli scavi in questa chiesa, si trovarono in effetti le tombe di tre martiri. La festa della santa era già celebrata nel secolo VIII. Null'altro si conosce, per cui è necessario attingere altre notizie da una Passio leggendaria. Secondo questo racconto, S. Martina era una diaconessa, figlia di un nobile romano. Arrestata per la sua aperta professione di fede, venne condotta al tribunale dell'imperatore Alessandro Severo (222-235). Questo principe semiorientale, aperto a tutte le curiosità, al punto di includere Cristo tra gli dei venerati nella famiglia imperiale, fu estremamente tollerante verso i cristiani e il suo governo è contrassegnato da una fruttuosa parentesi di distensione nei confronti della Chiesa, che in quel periodo ebbe una grande espansione missionaria.Tutto è ignorato dall'autore della Passio, il quale si diffonde nell'elenco delle atroci torture inflitte dall'imperatore alla santa. Martina, trascinata davanti alla statua di Apollo, la fece andare in frantumi, provocando subito dopo un terremoto che distrusse il tempio e uccise i sacerdoti del dio.Il prodigio si ripetè con la statua e con il tempio di Artemide. Tutto ciò avrebbe dovuto indurre i suoi persecutori a riflettere; al contrario, più ostinati che mai, ingerirono sulle delicate membra della fanciulla sottoponendola a crudelissimi tormenti, dai quali ella uscì sempre illesa. Fu la spada a porre fine a tante sofferenze, troncando il capo della martire, il cui sangue andò a irrorare il fertile terreno della Chiesa romana.Il culto di santa Martina è inoltre attestato a Martina Franca (Taranto), dove è giunto in via particolare. Nel 1730 il cardinale Tommaso Innico Caracciolo, della famiglia dei duchi di Martina, pochi mesi prima di morire, volle donare alla città natale, e in particolare alla Collegiata di San Martino, in segno di affetto alcuni frammenti ossei della Santa, in un prezioso reliquiario d'argento, provenienti dalla chiesa dei Santi Luca e Martina di cui aveva il titolo cardinalizio, accompagnando il dono con una affettuosa lettera in cui annunciava che voleva donare alla città le reliquie della Santa che ne portava lo stesso nome. Santa Martina fu dichiarata patrona secondaria di Martina Franca. Autore: Piero Bargellini

venerdì 25 gennaio 2008

Crostata pere e cioccolato

Ingredienti:

-Pasta frolla (già pronta o preparata da voi)
-Crema pasticcera (già pronta o preparata da voi)
-4 pere
-150 g di cioccolato fondente
-1 dl di panna da cucina

Procedimento:

Foderare una teglia per crostate con la pasta frolla e cuocere in forno (senza niente, solo la frolla) a 160°C per 15 minuti circa (fino a doratura).
Sbucciare le pere e tagliarle a fette piuttosto spesse (ovviamente senza torsolo ;-D). Metterle in un pentolino con un cucchiaio di zucchero e farle cuocere finchè nn diventano morbide ma nn sfaldate.
Mettere la crema pasticcera sulla crostata cotta precedentemente e coprire con le pere (raffreddate).
Sciogliere il cioccolato fondente a bagno maria. Aggiungere la panna fuori dal fuoco, amalgamare il tutto e coprire le pere.
Lasciarla almeno un paio d'ore a riposo in frigorifero, dopodichè abbuffatevi pure!!!!!

giovedì 24 gennaio 2008

Tiramisù alla Nutella

TIRAMISU' ALLA NUTELLA

Ingredienti

1 confezione di Pavesini
1 confezione di mascarpone da g.250
1 barattolone di Nutella (g.500)
3 cucchiai di zucchero
un bicchierone di latte
2-3 cucchiai di zucchero
cacao amaro in polvere
1 bella manciata di nocciole tritate finissime come fossero farina (basta metternr nel mixer alla massima velocita')
1 sacchetto di nocciole spelate intere (o se si preferiscono spezzate)



Preparazione


Tritate le nocciole finissime come se fossero farina. Metterle insieme al latte o allo zucchero in un tegame e riscaldare il tutto a fiamma bassa, finche' non si sara' amalgamato bene (l'importante è ottenere un composto liquido non cremoso). Poi togliere il latte aromatizzato dal fuoco e lasciarlo raffreddare. Quando si sara' raffreddato, usare questo latte per inzupparci i Pavesini. Unire la Nutella con il mascarpone, mescolando bene (l'importante è mantenere la proporzione 2/3 Nutella e 1/3 mascarpone, in modo che il sapore della Nutella prevalga). Prendere una pirofila e fare uno strato con i Pavesini inzuppati leggermente nel latte. Ricoprire con uno strato di crema Nutella-mascarpone, poi spargere una manciata di nocciole (intere o spezzettate). Rifare un'altra serie di strati, seguendo l'ordine. Sopra l'ultimo strato di Pavesini, ricoprire con la crema, poi spolverizzare con del cacao amaro. Con una siringa normale (se si ha quella da pasticcere ok, altrimenti va bene anche la siringa normale senza ago), riempirla con la nutella e scrivere trasversalmente in corsivo "Tiramisu'". Infine cospargere attorno alla scritta le nocciole tritate e mettere due nocciole intere come i puntini delle "i" della parola. Variante:è buonissimo anche sostituendo meta' dose del mascarpone con la stessa quantita' di panna da montare.



P.S. Mia mamma ha usato 1 cucchiaio di zucchero anzichè 2-3 ed è venuta dolcissima, quindi consiglio di nn usarlo proprio.



venerdì 11 gennaio 2008

SEI SICURA (J AX)

Sei sicura che io sono
davvero quello giusto
sicura che non vuoi un altro uomo
magari un po' più a posto
sei sicura di volerne uno
che in testa ha una guerra
sei sicura di volere raccogliere i vestiti da terra
sei sicura di sopportare l'odore
del malumore e delle calze
sei sicura di non rompermi il cuore
come hanno fatto le altre
sei sicura che sarò capace
di darti ogni cosa che ti piace
sei sicura che ti proteggo
sei sicura ci sarà bel tempo

sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
non vorrei insistere ma è
palese
sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
t'autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te parlare di te

sei sicura di avere pazienza
e di volere viaggiare
sei sicura di rimanere sveglia
in una stanza ad aspettare
sei sicura perché senza volere
potrei farti male
sei sicura
perché io sono così in aria
che non riesco a pensare

sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
non vorrei insistere ma è
palese
sei sicura di non essere un po' troppo bella per me
t'autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te
tutte le parole
suonano piccole
non sanno spiegare
non posso credere
sei sicura che

sei sicura di non essere un po’ troppo bella per me
t'autorizzo a ridere
perché
io tento di spiegare
di razionalizzare
e scrivo questa stupida canzone
che non sa
parlare di te

martedì 1 gennaio 2008

2 GENNAIO 2008


TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO AMORE MIO!!!!!!!!!!23!!!