venerdì 5 dicembre 2008

Indignato come pochi

Scusatemi ma non capisco una cosa, o in Italia il 60% della popolazione è ricca, o è stupida.
No perchè è palese che il governo stia facendo solo riforme pro ricchi a discapito di chi fatica ad arrivare a fine mese. Di fronte a questa gigantesca crisi, si è parlato di tagli necessari per evitare la Bancarotta del paese (e su questo posso anche essere d'accordo). In particolare sta facendo molto clamore il taglio alle scuole, anche se ormai non dovrebbe farne più di tanto in quanto è risaputo che quando al governo c'è il centro-destra, tutti i tagli riguardano l'istruzione o l'ambiente.
Ma anche su questo si può essere pro o contro, questione di ideologia. C'è chi pensa, come me, che l'istruzione sia fondamentale per la crescita civica ed economica di una nazione e chi, come Berlusconi, che la vede come un intralcio al proprio potere.
Ma se c'è una cosa che mi da fastidio, ma parecchio fastidio, è quando si discrimina il povero dal ricco, come se il povero non fosse degno di potersi avvalere degli stessi livelli di istruzione del ricco.
Mai come in questo momento mi sento di condividere due slogan cantati a squarcia gola nelle manifestazioni di piazza di questi giorni: "noi la crisi non la paghiamo" e "anche l'operaio vuole il figlio dottore" cantati entrambi dai manifestanti contro la riforma dell'istruzione.
Tutta questa mia indignazione deriva dal fatto che nei tagli indicati nella riforma dell'istruzione, ci cadevano anche le scuole private, per precisamente 130 Mln di euro.
Ma appena la chiesa si è lamentata un pochino di questo, ecco stanziati 120 Mln per rimediare all'incredibile errore.
E' uno squallore. Lo studente e il ricercatore che manifesta da mesi con occupazioni, autogestioni e sit-in, viene ignorato come fosse l'ultimo delle merde, ma appena a parlare è la chiesa, ecco pronto il rimedio.
Già mi fa abbastanza schifo che la scuola privata (cattolica e non) riceva sovvenzioni statali, in quanto mi sembra un controsenso grosso come una casa, ma il sapere che la scuola pubblica subisce i tagli mentre loro no mi ha letteralmente fatto uscire dai gangheri.
Scusate lo sfogo ma sono davvero furente, e la mia impotenza a riguardo mi fa inc***are ancora di più, per non parlare di quanto mi faccia inc***are l'opposizione fasulla che mi dovrebbe rappresentare.

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