Una Banca Dati elettronica è un sistema che contiene un insieme di informazioni organizzate e omogenee riguardo a determinati campi del sapere.
Nelle informazioni generali sono contenute indicazioni riguardo, ove possibile, la persona o l'ente curatore della Banca Dati, l'argomento trattato all'interno della stessa, la natura della stessa- definire se la Banca Dati è presente in Full Text (opera nella versione integrale) oppure se è solo bibliografia, la lingua ( o le lingue) dell'interfaccia, l'area di studio, la copertura temporale.
SERVIZI:
Ogni Banca Dati elettronica offre determinati servizi, questo genera un giudizio più o meni positivo riguardo la funzionalità della stessa.
SFX, possibilità di verificare la presenza di un certo soggetto della ricerca all'interno dell'Ateneo.
AGGIORNAMENTO, indicazione dello stato degli aggiornamenti apportati alla Banca Dati
CONSULTAZIONE IN SIMULTANEA, possibilità di ricercare un certo soggetto in più Banche Dati nello stesso momento.
Nota: Le Banche Dati sono consultabili dalle varie postazioni web dislocate nell'Ateneo (UNIMI).
Tuttavia non in tutte è stato possibile effettuare ricerche, evidentemente per problemi tecnici.
Volevo semplicemente mostrarvi un frammento della mia ricerca sulle Banche Dati dell'unimi.
E' un servizio che molti studenti, e non solo, non conoscono; a mio avviso potrebbe risultare molto interessante per coloro che si trovano ad dover svolgere una bibliografia, o una ricerca per una tesi.
mercoledì 28 novembre 2007
venerdì 23 novembre 2007
Le forze dell'ordine in Italia: troppo libere o troppo prigioniere?
Voi conoscete le mie idee politiche, sapete che politicamente parlando dall'america nn prenderei niente, eppure è un pò di tempo che mi trovo ad invidiare le loro carceri, regimi duri, botte, violenze sotto la doccia, lavori forzati. Forse è di questo che l'italia ha bisogno (ovviamente nn così esagerato come in america, dove i cellerini hanno ammazzato di botte un 16enne in un carcere minorile, semplicemente xkè si rifiutava di marciare in fila con gli altri).
Un'altra cosa rimpiango dell'america, la libertà che hanno di sparare dopo aver intimato l'alt. Guarda caso in america, filamti di real tv alla mano, nn appena un poliziotto tira fuori la pistola e grida "Fermo o sparo", il delinquente si ferma ed esegue tutti gli ordini dell'agente.
In Italia se vuoi fermare un delinquente lo devi placare fisicamente, se poi si tiene conto che spesso si tratta di drogati e iper palestrati contro donne, capite che il delinquente scappa sempre.
Vi racconto un aneddoto che molti conoscete già (vedete un mio commento sul blog di ste).
Si tratta di un fatto realmente accaduto ad un collega di mio fratello.
Siamo nel parcheggio di romolo, si sono già verificati diversi furti di auto, e quindi i vigili sono già stati allertati a riguardo, in più già circolano delle foto segnaletiche dei sospetti.
Un vigile stava pattugliando il posto quando vede una persona che traffica incessantemente con la portiera di un'auto, lui gli si avvicina, la persona traffica più velocemente, riesce ad aprirla ed a entrare, il vigile lo prende e lo trascina giù dall'auto (da notare che in america l'arresto si sarebbe già completato, sarebbe bastato estrarre la pistola e dire fermo o sparo ed il criminale avrebbe appoggiato le braccia al volanet e si sarebbe arreso, ma qui nn siamo in america), si verifica una collutazione nella quale la peggio ce l'ha il vigile, il delinquente sale in auto e mette la retro, costringendo il vigile a doversi scansare (dato che per convincerlo a fermarsi aveva provato a mettersi dietro l'auto, mossa che nn ha decisamente funzionato e che lo ha portato a rischiare l'investimento).
Il tutore dell'ordine conoscendo il parcheggio, sapeva che aveva un'uscita unica e quindi ha deciso di correre lì e di aspettarlo sapendo che se avesse deciso di fuggire in auto sarebbe dovuto per forza passare da lì, se invece avesse deciso di abbandonare l'auto e di scappare a piedi nn avrebbe potuto farci niente in quanto a piedi si può uscire da mille parti.
Dopo poco puntualmente si vede l'auto puntare l'uscita, quindi si mette in mezzo alla strada estrae la pistola e gli intima per l'ennesima volta l'alt.
Per tutta risposta, il conducente accellerà puntando dritto verso di lui. A questo punto il vigile esplode due colpi di pistola e si getta di lato per evitare l'impatto con l'auto. Dei due colpi di pistola, uno a colpito il cofano, e l'altro la spalla destra del ladro. dopo pochi metri l'auto va a sbattere contro altre macchine parcheggiate e si ferma, ne esce il criminale che finalmente può essere arrestato.
Tutto e bene quel che finisce bene, o no!?
Il ladro ha denunciato il vigile per lesioni. Il tribunale in primo grado aveva stabilito 2 anni di carcere per il ladro e 1 anno e 6 mesi e 70.000€ di risarcimento da dare al criminale, per i vigile.
In appello la condanna a 2 anni per furto è stata commutata ad 1 anno per tentato furto (già tentato solo xkè è intervenuto il vigile che gli ha dovuto sparare per impedirgli di portarlo a termine) e la pena del vigile è stata commutata in 1 anno e 2 mesi di carcere più 20.000€ di risarcimento da dare al delinquente.
Quale è stata la colpa del vigile? Semplice, nn essendo in pericolo di vita (dimostrato dal fatto che prima di scansare l'auto ha avuto il tempo di estrarre la pistola, intimare l'alt, puntare l'arma e fare fuoco per ben due volte) nn avrebbe dovuto sparare, ma avrebbe dovuto scansare subito l'auto lasciandolo passare.
Ottimo, ma i bisogni del cittadino? Questo vuol dire che quelli che ci dovrebbero proteggerci e tutelarci dalla criminalità hanno le mani legate e nn possono fare niente. Il vigile ha assistito al furto, ma dato che il ladro era disarmato avrebbe dovuto lasciarlo andare. Siamo in un paese in cui le forze dell'ordine possono a malapena fare da spettatori ai crimini a cui assistono.
Cosa avrebbe dovuto fare, avrebbe dovuto dargli il bigliettino da visita dicendo che ciò che stava facendo era sbagliato e che se gli andava di parlarne e di costituirsi lo avrebbe potuto chiamare ad ogni ora? Nn è che come lo ha visto armeggiare con la portiera gli ha sparato (così è esagerato e sono d'accordo anch'io), xò se dopo che cerco di arrestarti scappi con la refurtiva (l'avesse abbandonata sarebbe potuto scappare tranquillamente senza che il vigile potesse fare niente per fermarlo dato le vie di fuga per una persona a piedi erano svariate), dopo che ti intimo più volte l'alt tu te ne freghi e continui col perpetrare il tuo crimine, dopo che ti rendi conto che l'unico modo per impedirgli di portare a compimento il furto, o qualsiasi altra cosa criminosa stia facendo, è quello di sparargli, io sono fermamente dell'idea che sei autorizzato a farlo, in particolare se sei certo di nn ucciderlo in quanto sei tranquillamente in grado di colpirlo alle braccia o alle gambe.
Ebbene sì, io penso che sei hai provato di tutto per impedirgli l'atto criminale, e lui ha continuato imperterrito in ciò che stava facendo, se effettivamente l'unica cosa che puoi fare per tutelare i diritti del cittadino (xkè io credo che il parcheggiare l'auto la sera e il ritrovarla sempre lì al mattino sia un diritto del cittadino) è quella di aprire il fuoco, allora è quello che il tutore dell'ordine deve fare.
Sarebbe sbagliato invece sparare se un ipotetico ladro dopo aver visto ilo vigile avesse abbandonato l'auto e fosse scappato a piedi (anche se purtroppo l'elevata criminalità di questo periodo mi porta a nn essere così convinto, come lo sarei stato un tempo, che anche in questa situazione sia sbagliato aprire il fuoco, sempre xò dopo avergli intimato l'alt e dopo aver verificato che lo sta ignorando)
domenica 18 novembre 2007
"AL RISTORANTE LA CARTA DEI DIRITTI.DEL CLIENTE"
Se vi sentite frustrati quando andate al ristorante perchè pensate di meritare qualche cosa di meglio, da ora in avanti potrete fare riferimento a un decalogo stilato da alcuni ristoranti di Los Angeles.
"Scontenti ma rimborsati, sottolinea Donato Poto del "Providence" di Los Angeles : se il cliente aspetta più di 15 minuti il tavolo riservato, gli deve essere offerto un cocktail o una flute di champagne". E' il minimo della cortesia.
Un altro punto è dedicato al tema dell'accoglienza. Se ad un tavolo da 8 persone solo i primi 2 commensali sono puntuali, in molti ristoranti vengono parcheggiati al bar in attesa del resto del gruppo.
Ma non sempre quando il gruppo è completo il tavolo prenotato è ancora disponibile...si deve aspettare.
Per questo nel decalogo, al punto 6, c'è l' "attesa al tavolo", dove aggiunge Poto, "se hai il tavolo prenotato, il posto deve essere garantito".
Poi c'è il capitolo: "il trattamento clienti".
Il trattamento dei clienti deve essere uguale per tutti; ogni cliente, anche se sconosciuto va considerato come un vip.
Alcuni ristoranti, per avere più coperti, impongono il doppio turno.
Secondo il decalogo è inaccettabile. Mangiare deve essere un piacere non una corsa contro il tempo.
Capitolo vino, per concludere: va rifiutato se non servito in buone condizioni. "Avete diritto di mandarlo indietro, così come per un piatto se non è preparato a dovere" scrivono i Californiani.
Ad alto livello non c'è ristorante che non lo rispetti.
In Italia lo chef Giovanni Grasso e lo staff della "Credenza", presentano i loro piatti descrivendoli in dettaglio e alla fine chiedono un giudizio. Forse è esagerato!!!
Quello che è vero che cenare non è un lavoro, ma un piacere.
"Scontenti ma rimborsati, sottolinea Donato Poto del "Providence" di Los Angeles : se il cliente aspetta più di 15 minuti il tavolo riservato, gli deve essere offerto un cocktail o una flute di champagne". E' il minimo della cortesia.
Un altro punto è dedicato al tema dell'accoglienza. Se ad un tavolo da 8 persone solo i primi 2 commensali sono puntuali, in molti ristoranti vengono parcheggiati al bar in attesa del resto del gruppo.
Ma non sempre quando il gruppo è completo il tavolo prenotato è ancora disponibile...si deve aspettare.
Per questo nel decalogo, al punto 6, c'è l' "attesa al tavolo", dove aggiunge Poto, "se hai il tavolo prenotato, il posto deve essere garantito".
Poi c'è il capitolo: "il trattamento clienti".
Il trattamento dei clienti deve essere uguale per tutti; ogni cliente, anche se sconosciuto va considerato come un vip.
Alcuni ristoranti, per avere più coperti, impongono il doppio turno.
Secondo il decalogo è inaccettabile. Mangiare deve essere un piacere non una corsa contro il tempo.
Capitolo vino, per concludere: va rifiutato se non servito in buone condizioni. "Avete diritto di mandarlo indietro, così come per un piatto se non è preparato a dovere" scrivono i Californiani.
Ad alto livello non c'è ristorante che non lo rispetti.
In Italia lo chef Giovanni Grasso e lo staff della "Credenza", presentano i loro piatti descrivendoli in dettaglio e alla fine chiedono un giudizio. Forse è esagerato!!!
Quello che è vero che cenare non è un lavoro, ma un piacere.
Lu pisce spada (Il pesce spada) Domenico Modugno
Lu pisci spada
(D. Modugno)
Chist’è ’na storia
d’un pisci spada
storia d’amuri….
Dai e dai lu vitti lu vitti lu vitti
pigghia la fiocina accidilu accidilu accidilu ahh…
te pigghiaru ’a la fimminedda drittu drittu ’ntra lu cori
e chiancìa di duluri ahi ahi ahi ahi ahi ahi ahi
e la varca la strascinava e lu sangu ni curria
e lu masculu chiancìa ahi ahi ahi ahi ahi ahi ahi
e lu masculu parìa ’mpazzutu
mi dicia bedda mia nun chiancìri
bedda nun chiancìri
dimmi tia c’haju a fari…..?
Rispunnia la fimminedda
ccu nnu filu e filu ’i vuci
scappa scappa amuri miu
’ca sinò t’accidunu…
No no no no no amuri miu
si tu mori vogghiu murìri ’nzemi a tia
si tu mori amuri miu vogghiu murìri….
Ccu nu saltu si truvàu ccu issa
’ncucchiu ’ncucchiu cori a cori
e accussì finìu l’amuri
di du’ pisci sfurtunati….
Dai e dai lu vitti lu vitti lu vitti
c’è puru lu masculu
pigghia la fiocina accidilu accidilu ahhh…
Chist’è ’na storia
d’un pisci spada
storia d’amuri.
tra-duzione (da napoli in su)
Il pescespada
Questa è la storia -d'un pesce spada - storia d'amore...
Dai dai è lì, I'ho visto, l'ho visto... - prendi la fiocina, uccidilo uccidilo uccidilo ahh...
hanno colpito la tua femmina dritto dritto in mezzo al cuore
e piangeva di dolore ahi ahi ahi ahi ahi ahi ahi
e la barca la trascinava ed il sangue si spargeva
ed il maschio piangeva ahi ahi ahi ahi ahi ahi ahi
ed il maschio pareva impazzito
diceva: "bella mia non piangere, - bella mia non piangere, -dimmi piuttosto cosa devo fare...?"
Rispondeva la femmina -con un filo e filo di voce:
"scappa scappa amore mio -perché altrimenti ti uccidono..."
"Non no no no no amore mio - se tu muori voglio morire assieme a te
se tu muori amore mio voglio morire...”
Con un salto si trovò abbracciato cuore a cuore vicino ad essa
e così ebbe fine l'amore - di due pesci sfortunati... -
Dai dai è lì, l'ho visto l'ho visto - c'è pure il maschio -prendi la fiocina, uccidilo uccidilo uccidilo ahh...
mercoledì 14 novembre 2007
PRONTO PER PARTIRE!!!
Ciabattine nuove, pigiamino fiammante; domani pomeriggio il mio Amore si recherà in quel di Como per rimediare una volta per tutte al suo occhietto sbilenco.
Finalmente finirà di guardare il mondo dal basso verso l'alto, finirà di scorgere due Martine, ma soprattutto finirà di intravedere due spartitraffico in autostrada.
Non potrò essere lì con te, ma ti penserò talmente tanto che le orecchie ti scoppieranno.
Ti aspettiamo!!!!!!!!! TI AMO!!!
Finalmente finirà di guardare il mondo dal basso verso l'alto, finirà di scorgere due Martine, ma soprattutto finirà di intravedere due spartitraffico in autostrada.
Non potrò essere lì con te, ma ti penserò talmente tanto che le orecchie ti scoppieranno.
Ti aspettiamo!!!!!!!!! TI AMO!!!
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